Audio

Pubblicato il Giugno 19th, 2017 | by Lorenzo Barbagli

0

Cheer-Accident – Putting Off Death (2017)

Tracklist

1. Language Is
2. Immanence
3. Wishful Breathing
4. Falling World
5. More And Less
6. Lifetime Guarantee
7. Hymn

Etichetta Cuneiform Records/CD

Durata 38’11”

Personell

Jeff Libersher (guitar, trumpet, vocals, keyboards) ● Dante Kester (bass, keyboards) ● Thymme Jones (drums, vocals, piano, trumpet, keyboards, acoustic and electric guitars, moog, noise) ● Carmen Armillas (vocals) ● Mike Hagedorn (trombone) ● Teria Gartelos (vocals) ● Sacha Mullin (vocals) ● Cory Bengtsen (baritone sax) ● Beth Yates (flute) ● Julie Pomerleau (violin) ● Joan Morrone (French horn) ● Ross Feller (tenor sax) ● Rob Pleshar (tuba) ● Todd Fackler (tuba)

Dando uno sguardo all’intera carriera dei Cheer-Accident si può rimanere spiazzati e meravigliati da quanto la band abbia cambiato pelle durante il proprio percorso discografico, iniziato negli ormai lontani anni ’80. In un lungo percorso artistico contaminato da hardcore, noise, pop, progressive e math rock, fino a poco tempo fa era quasi impossibile prevedere quale piega avrebbe preso la musica dei Cheer-Accident allo svelarsi di ogni album. Il passaggio alla Cuneiform nel 2009 sembra aver stabilizzato le coordinate eclettiche del gruppo in un avant-prog d’autore, che combina il lirismo tipico del leader Thymme Jones con la ricerca dissonante riconducibile al Rock In Opposition. PUTTING OFF DEATH è un lavoro per certi aspetti più minimale rispetto ai suoi predecessori, impostato e caratterizzato dai diversi timbri delle tastiere che questa volta sostituiscono le visioni più ampie e dissonanti di chamber avant-garde presenti nei due dischi precedenti. A parte l’elegiaca magia di Language Is, che si trasforma da ballata pianistica wyattiana a suite atonale dalle variazioni prog e jazz, Jones e il sodale Libersher (unici superstiti della line-up originale) si dedicano a brevi esperimenti, spingendo i limiti della canzone art rock su territori aleatori come quelli presentati su Falling World, astrazione per cori siderali e chitarre dissonanti, o Wishful Breathing, concertino per farfisa e basso. Anche nei temi più rassicuranti e melodici di Immanence, Lifetime Guarantee e Hymn i Cheer-Accident trovano costantemente il modo di deviare verso una concezione personale di ciò che può essere considerata una pop song. È come un gioco al rialzo costruito su un percorso che si complica in modo esponenziale durante il suo cammino, tra tappeti di trombe e ritmiche che cambiano improvvisamente. Forse il sottile filo che lega questa raccolta eterogenea di composizioni è proprio l’accompagnare l’ascoltatore in luoghi che non si aspetta: Jones inizialmente fa intendere che potrebbe scrivere grandi melodie, ma in realtà poi svela che ciò che a lui interessa è provare ad andare oltre. Altrimenti dove andrebbe a finire quella imprevedibilità che ha sempre distinto la musica dei Cheer-Accident?

Tags:


Articolo a cura di



Lascia un commento