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Pubblicato il Settembre 15th, 2016 | by Roberto Paravani

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Donato Zoppo – Amore Libertà e Censura – Il 1971 di Lucio Battisti (2011)


Casa editrice Aereostella/Libro

Pagine 328

1970. Un Battisti ormai affermato, prepara un album che non sia una mera raccolta di singoli, ma il racconto in musica di una storia cinematografica sceneggiata tramite i testi di Mogol; un lavoro suonato da un gruppo coeso e che preveda larghi, innovativi squarci strumentali supportati da una orchestra da lui stesso diretta. Nasce Amore e non amore, quattro grezze canzoni di matrice rock-blues più quattro strumentali dal titolo lunghissimo (scritto da Mogol) e dalla tenue attitudine progressive. Il gruppo di supporto è la PFM, che all’epoca si faceva ancora chiamare i Quelli, rafforzato da Dario Baldan Bembo e Alberto Radius. Il tutto avvolto da una copertina misteriosa, innovativa e provocatoria. Dietro a tutto una casa discografica, la Ricordi, quasi disinteressata al lavoro e l’invadenza della censura di stato. Un momento particolare della vita artistica di Battisti raccontato con scrupolosa meticolosità da Donato Zoppo: scrittore, speaker radiofonico, giornalista ormai affermato. Zoppo descrive minuziosamente la genesi dell’opera, la sua struttura musicale, il concept, il significato dei testi, le sedute di registrazione. Riesce soprattutto a descriverne lo spirito, il clima, l’umore. Non solo. Il lettore viene condotto al fatidico 1971 del titolo, dopo una avvincente ricostruzione della biografia di Battisti, dagli esordi al momento della pubblicazione dell’album. Proprio il termine ‘avvincente’ descrive meglio di ogni altro questo libro: si è infatti coinvolti sin dalle prime pagine nelle vicende Battistiane e si rimane inchiodati al testo sino al termine. Numerose testimonianze, raccolte dallo stesso Zoppo o prese da altri libri o da riviste dell’epoca, arricchiscono la narrazione senza mai intaccarne la fluidità. Prefazione affidata ad uno che c’era: Giorgio ‘Fico’ Piazza bassista dei Quelli.

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