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Pubblicato il Agosto 30th, 2016 | by Roberto Paravani

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Eric Burdon And War – The Lost Broadcasts (2011)

Tracklist
1. Spill The Wine
2. Bear Back Rider
3. Paint It Black
4. Tobacco Road

Etichetta Gonzo Multimedia/DVD

Durata 41’40”

Personell
Eric Burdon (lead vocals) ● Harold Brown (drums) ● Dee Allen (conga, percussion) ● Bee Bee Dickerson (bass, vocal) ● Howard Scott (guitar, vocal) ● Lee Oskar (harmonica) ● Charles Miller (sax, flute) ● Lonnie Jordan (organ, piano)

Nel 1969, gli Animals ormai alle spalle, Eric Burdon vive a San Francisco. Qui si unisce ad una settetto funk-rock di colore (in effetti Lee Oskar, l’armonicista, è danese) chiamato provocatoriamente War. Con questo portentoso combo, il cantate di Newcastle pubblica due LP: Eric Burdon Declares ‘War’ nell’aprile del 1970 e The Black-Man’s Burdon nel dicembre dello stesso anno. Di lì a poco, l’irrequieto cantante molla il gruppo nel bel mezzo di un tour europeo, pare a causa di problemi fisici. Una breve stagione musicale quindi, ma anche uno dei momenti migliori nell’arco della lunghissima carriera di Burdon, un azzeccato connubio tra la voce bianca più nera in circolazione, e una band grezza, potente, ‘animalesca’. Oggi Gonzo Multimedia pubblica all’interno della sua famosa serie chiamata The lost broadcasts un importante quanto raro documento video del gruppo. Si tratta di quattro pezzi registrati dal vivo, ma senza pubblico, per un programma della televisione tedesca chiamato Beat Club. Due brani (Spill the Wine, il singolo di maggior successo, e Tobacco Road di John D. Loudermilk) dal primo album e due (Paint It Black dei Rolling Stones e Bare Back Ride) dal secondo. Una testimonianza importante, in cui si ha piena dimostrazione della forza esplosiva emanata dal gruppo. Le quattro canzoni sono dilatate al massimo, un torrente ritmico che si arresta e riparte in continuazione. Burdon canta al suo meglio ma è sovente oscurato dalle esplosioni strumentali del gruppo alle proprie spalle. Per tutte valga l’iniziale Paint It Black, stravolta e allungata a dismisura, in cui convergono rock, funk e rhythm and blues, e in cui improvvisazione e partitura convivono in simbiosi. Una performance straordinaria! Peccato per la qualità video e della confezione molto modesta, in puro stile Gonzo.

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