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Pubblicato il Ottobre 7th, 2019 | by Antonio De Sarno

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IQ – Resistance (2019)

Tracklist
CD 1
1. A Missile
2. Rise
3. Stay Down
4. Alampandria
5. Shallow Bay
6. If Anything
7. For Another Lifetime

CD 2
1. The Great Spirit Way
2. Fire and Security
3. Perfect Space
4. Fallout

Etichetta GEP/2 CD

Durata 52’58” + 55’39”

Personell
Peter Nicholls (vocals) ● Mike Holmes (guitars) ● Neil Durant (keyboards) ● Tim Esau (bass) ● Paul Cook (drums)

Con un leggero ritardo rispetto alla data prevista, ecco il dodicesimo album in studio degli alfieri del new prog inglese. Cosa è cambiato rispetto all’ottimo ROAD OF BONES di cinque anni fa? Semplicemente, nessuno degli IQ ha mai suonato meglio. Da Paul Cook che non si era mai distinto per originalità, a Mike Holmes che azzecca davvero quello che serve per far crescere il pathos in ogni brano. Inutile menzionare la voce di Peter Nichols che da sempre riesce a catalizzare i brani. Il vero salto di qualità sta, però, tutto nelle mani dell’ultimo arrivato, il tastierista Neil Durant, che riesce a trovare un’infinità di timbri per rendere ogni brano qualcosa di speciale, anche se si tratta del ‘solito’ coro di mellotron. La sua mano è assolutamente determinante in tutto il disco e, incredibilmente, tiene il meglio di se proprio per l’ultimo brano del secondo disco, Fallout, nei suoi quasi venti minuti di magia pura. For Another Lifetime è probabilmente il pezzo più articolato del lavoro e Il passaggio che parte all’incirca al quarto minuto svela apertamente il legame con THE LAMB. Dire che A Fly On A Windshield sia il genitore riconosciuto è un’ovvietà, ma non toglie nulla al brano in sé. La traccia serve da chiusura del primo disco, che sembra fluire come un’unica traccia (o come un film piuttosto gotico) e forse è proprio questo che lo trasforma in qualcosa che non potrà essere masticato troppo in fretta.

Non bisogna essere frettolosi nel esprimere giudizi in questi casi, ma la sensazione è la stessa di quando ascoltammo EVER per la prima volta (oltre un quarto d secolo fa!) e comprendemmo che il gruppo era riuscito a trovare una nuova sintesi, senza rinunciare al proprio passato. Rispetto a quello che da molti è considerato il capolavoro degli IQ, il doppio SUBTERRANEA, nella nuova uscita si nota la maggiore cura negli arrangiamenti e quella cura per lo sviluppo narrativo del lavoro nel suo insieme. Certamente il secondo disco rischia di passare per il fratello minore, ma la scelta di pubblicare un doppio album che racchiude quelli che sembrano, a tutti gli effetti, due lavori distinti, non deve distogliere dall’estrema qualità di gran parte del secondo disco (la succitata Fallout e l’altrettanto maestosa The Great Spirit Way). Insomma… è possibile che gli IQ abbiano appena pubblicato il migliore disco della loro carriera.

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