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Pubblicato il Agosto 13th, 2016 | by Roberto Paravani

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Magenta – Live at Real World (2010)

Tracklist
CD 1
1. Children of the Sun
2. Cold
3. Lemminkainen’s lament
4. Hate You
5. Anger
6. Blind Faith
7. King of the Skies
8. Speechless

CD 2
1. This Life
2. Moving On
3. Demons
4. Morning Sunlight
5. Journey’s End
6. Greed
7. The Ballad of Samuel Layne
8. Prekestolen
9. Metamorphosis
10. Night And Day
11. I’m Alive
12. All Around the World

DVD
1. Children of the Sun
2. Cold
3. Lemminkainen’s lament
4. Hate You
5. Anger
6. Blind Faith
7. King of the Skies
8. Speechless
9. This Life
10. Moving On
11. Demons
12. Morning Sunlight
13. Journey’s End
14. Greed
15. The Ballad of Samuel Layne
16. Prekestolen
17. Metamorphosis

Etichetta Tigermoth Records/2 CD + DVD

Durata 49’43” + 55’28” + 96’05”

Personell
Christina Booth (vocals) ● Rob Reed (piano and acoustic guitar) ● Chris Fry (acoustic and nylon guitar) ● Dan Fry (acoustic bass) ● Kieran Bailey (drums) ● Martin Rosser (acoustic guitar) ● Karla Powell (oboe) ● Jo Buckland (violin) ● Tina Jacobs-Lim (violin) ● Aimee Bryett (viola) ● Emma Bryden (cello)

Il gruppo capeggiato da Rob Reed ha da poco festeggiato i dieci anni di attività, ma la propria discografia è già un groviglio inestricabile: tra album di inediti, EP, antologie, live e progetti paralleli, i nostri stanno saturando il mercato. Ora è la volta anche del live acustico, un tempo detto unplugged. Atmosfera assolutamente informale, una sessantina di discepoli al seguito, i nostri snocciolano successi e cavalli di battaglia seduti e rilassati. In scaletta brani soprattutto delle ultime cose pubblicate: Metamorphosis e l’antologia The Singles. E qualche sorpresa, come un estratto da Broken Lives and Bleeding Hearts, il primo lavoro da solista di Christina Booth. In effetti ad operare sono praticamente solo Christina alla voce, il leader maximo al piano e alla chitarra e Chris Fry alla chitarra solista. La sezione ritmica viene usata col contagocce, la sezione orchestrale anche meno. E non si capisce il motivo. Il suono è quindi molto scarno, pulito, elegante ma un po’ anemico e impersonale. Reed non è proprio Corea, Fry è bravino e freddino. La pomposità degli arrangiamenti originali svanisce mentre la sezione d’archi ammuffisce in panchina. Solo negli ultimi tre pezzi, presi da Metamorphosis, tutti i musicisti si trovano a suonare contemporaneamente, e il suono si fa più corposo, l’arrangiamento più denso e finalmente ci si desta dal torpore. Il concerto è presente in formato video e audio: nel DVD oltre al concerto troviamo un mix 5.1 di Joe tratto da Home, il video promozionale di Blind Faith e due gallerie fotografiche; il CD invece ha tre pezzi in più: i tre musicisti si sono infatti ritrovati negli studi di Gabriel anche il giorno dopo e senza pubblico, per scarnificare altri classici.

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