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Pubblicato il Settembre 19th, 2016 | by Paolo Formichetti

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Marchesi Scamorza – Hypnophonia (2015)

Tracklist
1. 1348
2. Il Cammino delle Luci Erranti
3. Campi di Marte
4. L’Uomo Dal Fiore in Bocca
5. La Via del Sognatore

Etichetta Ma.Ra.Cash

Durata 43’00”

Personell
Enrico Bernardini (vocals, acoustic guitar) ● Lorenzo Romani (electric and acoustic guitars, backing vocals) ● Paolo Brini (bass) ● Alessandro Padovano (drums) ● Enrico Cazzola (keyboards)

Con il loro lavoro d’esordio, La sposa del tempo (2012), i ferraresi Marchesi Scamorza avevano realizzato un disco di buon livello ispirato ai grandi nomi del prog tricolore anni ’70, arricchendolo di sporadiche venature hard rock. Tre anni di maturazione e di duro lavoro sono serviti alla band, la cui formazione è rimasta immutata, per comporre e registrare (in analogico!) questo Hypnophonia. Un copertina sobria, che si discosta dai barocchismi grafici che caratterizzavano il precedente album, racchiude cinque composizioni, tra cui vanno annoverate due suite di circa 13 minuti ciascuna. Il tempo non pare aver portato grandi mutamenti nello stile della band, che continua a trovare fonte di ispirazione nel Banco, nella PFM e, per le parti più energiche e dure, in gruppi come il Biglietto per L’Inferno o il Museo Rosenbach. I pezzi sono caratterizzati da sonorità vintage ed arrangiamenti ben realizzati, con testi in italiano ben scritti. La tecnica dei musicisti è indubbia e anche l’interpretazione vocale, seppur non esaltante, si mantiene su livelli piuttosto buoni. Il problema, se di problema si può parlare, è che la band assolve il suo compito al meglio delle proprie possibilità senza però mostrare guizzi compositivi o colpi di genio in grado di folgorare l’ascoltatore. Purtroppo, nonostante il numero di produzioni realizzate in un campo musicale limitato ed asfittico come quello progressive sia recentemente aumentato a dismisura, risulta paradossalmente sempre più difficile trovare lavori che si elevino sensibilmente al di sopra della media e sappiano scavarsi un posto speciale nel cuore degli appassionati. Pertanto, pur trattandosi di un disco assolutamente godibile, Hypnophonia difficilmente potrà emergere dal mare di produzioni che ogni anno inondano il mercato.

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