Frames

Pubblicato il Settembre 5th, 2016 | by Paolo Carnelli

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VAN DER GRAAF GENERATOR – Fenomeno italiano

ARTISTA: Van der Graaf Generator
LUOGO E DATA: Firenze, Space Electronic – 14 febbraio 1972
AUTORE FOTO: Graziano Scatarzi

Nel febbraio del 1972, la penultima data del primo tour italiano dei Van der Graaf Generator vede il gruppo di scena allo Space Electronic. Il locale in via Palazzuolo 37, proprio vicino alla stazione di Santa Maria Novella, all’inizio degli anni Settanta fu il tempio del rock a Firenze, con il suo paracadute sul soffitto e i sedili fatti con i cestelli delle lavatrici. L’impatto del Generatore fu fortissimo, e quello fiorentino fu uno dei concerti più lunghi e più belli di quella tournée, davanti a un pubblico numerosissimo ed entusiasta, come ricorda anche il compianto giornalista Ernesto De Pascale:

“All’interno del club l’atmosfera era molto rilassata. Prima del concerto, il dj Graziano Miai suonava i suoi dischi preferiti: Audience, Fields, Renaissance, Genesis, Atomic Rooster, Amon Düül II. Poi, dopo la presentazione della band, sul palco compare il solo Peter Hammill, con la barba, i pantaloni di flanella neri con una toppa a forma di pappagallo sulla gamba destra, una T-shirt extralarge e un berretto. Dice che suonerà alcuni pezzi del suo album solista FOOL’S MATE (che all’epoca conoscevano in pochi, ma che praticamente tutti i presenti andarono a comprare la mattina dopo!) con la chitarra acustica. Ma prima di iniziare ci spiega che è contento di essere qui e che purtroppo la sera prima ha preso l’influenza. Poi, uno alla volta, ecco salire sul palco gli altri musicisti: Hugh Banton, un po’ timido con il suo fare regale, Dave Jackson, aggressivo nel suo look da motociclista impazzito, e Guy Evans. Quello che i milletrecento presenti avranno modo di ascoltare nelle oltre due ore successive è impossibile da descrivere. Un’espressione di impotenza è dipinta sulle facce di tutti i migliori musicisti locali, e tutto il pubblico è entusiasta”.

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