Pubblicato il Giugno 27th, 2020 | by Paolo Formichetti
0Pattern-Seeking Animals – Prehensile Tales (2020)
1. Raining Hard In Heaven
2. Here In My Autumn
3. Elegant Vampires
4. Why Don’t We Run
5. Lifeboat
6. Soon But Not Today
Etichetta Inside Out
Durata 55’34”
John Boegehold (keys) ● Ted Leonard (lead vocal & guitar) ● Dave Meros (bass) ● Jimmy Keegan (drums & vocals)
John Boegehold è un tastierista e compositore statunitense noto ai progster principalmente per essere un prolifico collaboratore degli Spock’s Beard per i quali, nel periodo post Neal-Morse, ha composto parecchi brani oltre ad aver partecipato alle relative session di registrazione. I Pattern-Seeking Animals sono un suo recente progetto parallelo, o meglio ancora la sua vera e propria band, che vede nelle sue fila le ben note “barbe” Ted Leonard e Dave Meros, nonché Jimmy Keegan, che degli Spock’s Beard è stato a lungo il batterista.
A solo un anno di distanza dall’omonimo lavoro d’esordio, i Pattern-Seeking Animals tornano con un nuovo disco per la cui realizzazione decidono di ampliare la palette sonora coinvolgendo nelle registrazioni numerosi ospiti al violino, flauto, tromba, sax, violoncello, pedal-steel guitar. Il risultato è un disco che si pone stilisticamente sulla falsariga del precedente ma con una qualità di scrittura e un coinvolgimento all’ascolto ancora maggiori. Lo stile è un progressive raffinato, moderno, orecchiabile ma non banale, contaminato col rock melodico se non addirittura col pop. I punti di riferimento sono ancora una volta gli Spock’s Beard meno complessi, o anche i Flying Colors, ennesimo progetto di Neal Morse, di chiara ispirazione pop-prog. Le tracce a minutaggio più contenuto occupano la prima metà del disco e si susseguono con estrema godibilità, con una menzione particolare per le irresistibili Here In My Autumn e Why Don’t We Run, il cui finale latino con la tromba è una vera e propria chicca. Le due suite, poste in chiusura di disco, nonostante l’ampio minutaggio riescono nel non facile intento di mantenere sempre viva l’attenzione dell’ascoltatore rendendo il disco decisamente appetibile per un pubblico ben più ampio dei soli appassionati di progressive.