Isole

Pubblicato il Agosto 25th, 2016 | by Paolo Carnelli

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Silvano Martini (Responsabile sicurezza Pistoia Blues)

I dieci dischi dell’isola deserta di SILVANO MARTINI, da sempre appassionato di musica rock, blues, musica nera e collezionista di dischi. Il 10 settembre 1979, con il concerto di Patti Smith a Firenze, inizia una lunghissima carriera come responsabile per i servizi d’ordine ai concerti. Dal 1985 a oggi è il responsabile della sicurezza al Pistoia Blues. More info: www.facebook.com/silvano.martini.3


AT FILLMORE EAST – Allman Brothers Band (1971)
Duane Allman segna la strada della chitarra slide, un album di quelli che non ti stancheresti mai di ascoltare. A mio avviso il più bel “doppio dal vivo” di ogni epoca.

ELECTRIC LADYLAND – Jimi Hendrix Experience (1968)
La summa creativa del più grande genio che la nostra musica ricordi. Jimi Hendrix in un progetto che allargava ulteriormente gli orizzonti della sua musica, già molto ampi.

SGT. PEPPER’S LONELY HEARTS CLUB BAND – The Beatles (1967)
Un vero e proprio “spartiacque” tra il beat degli anni 60 e la prima psichedelia della fine del decennio e l’inizio del decennio successivo. Al momento della sua uscita fu una vera e propria rivoluzione musicale. Se un’ipotetica mosca avesse potuto volare nelle camerette di tutti i teen agers del mondo, in quella lontana estate del 1967, avrebbe trovato sui piatti di molti di quei giradischi questo vinile.

TEXAS FLOOD – Stevie Ray Vaughan & Double Trouble (1983)
Il disco d’esordio e il migliore del grande chitarrista texano: ebbe il merito di risollevare un genere (il Blues) che veniva da un decennio di profonda crisi.

IN THE COURT OF THE CRIMSON KING – King Crimson (1969)
Sul finire degli anni ’60 e inizio ’70, ho amato molto il cosiddetto filone “progressive” e questo è indubbiamente il disco che ho amato di più. Una copertina che è rimasta nell’immaginario collettivo come un marchio a fuoco di quel periodo sognante e un album ancora oggi bellissimo.

DARKNESS ON THE EDGE OF TOWN – Bruce Springsteen (1978)
A mio avviso il disco che fotografa al meglio la fine di quel decennio… strade bagnate con le insegne che si riflettono sul bagnato, tombini fumanti, prostitute… questa è una delle immagini che mi vengono a mente ascoltando questa opera bellissima del Boss.

LONDON CALLING – The Clash (1979)
Negli anni in cui Springsteen era al suo massimo assoluto, al di qua dell’oceano la band che mi stimolava di più erano proprio loro. Era appena terminata la rivoluzione punk e il quartetto se ne usciva con questo disco che era un insieme di generi (rock, reggae, punk, rhythm’n blues…). Semplicemente bellissimo!

THE DOORS – The Doors (1967)
Light My Fire, The End, When The Music’s Over, Love Me Two Times, lo sciamano Jim Morrison, le tastiere di Manzarek…devo continuare?

LED ZEPPELIN II – Led Zeppelin (1969)
Per uno della mia generazione è praticamente impossibile escludere da una lista come questa i Led Zeppelin: troppo importanti. Scelgo il LZII anche solo per una delle canzoni più importanti della Storia del Rock: Whole Lotta Love.

EXILE ON MAIN STREET – The Rolling Stones (1972)
Un album che non contiene nessun grande hit della band. Con questo disco i Rolling Stones iniziano a”sporcare” il loro sound e le chitarre di Taylor e Richard si fanno un po’ più bluesy.

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