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Pubblicato il Agosto 22nd, 2016 | by Paolo Carnelli

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AA.VV. – Classic Rock Speciale Rock Progressivo italiano (2014)


Casa editrice Sprea Editore/Libro

Pagine 164

Nel dicembre del 2014 gli appassionati di Rock Progressivo hanno trovato sotto l’albero un regalo tanto insperato quanto gradito: la testata Classic Rock ha infatti deciso di dedicare una delle sue uscite monografiche alla magnifica avventura del Pop Italiano degli anni ’70, lanciandosi nella pubblicazione di un corposo volume a colori di oltre 160 pagine. Fortunatamente, la direzione editoriale del progetto è stata affidata a un personaggio di grande spessore e indubbia competenza come l’amico Guido Bellachioma, che si è tuffato nell’impresa con la passione e l’ardore che da sempre caratterizzano tutte le sue gesta “progressive”. Sua è stata l’idea di lasciare la parola ai protagonisti di quella stagione memorabile, evitando così di realizzare l’ennesima enciclopedia del genere e riducendo al minimo l’approccio critico: del resto, chi è disposto a spendere 10 euro per una rivista con in copertina la scritta “prog” e la faccia di Francesco Di Giacomo probabilmente non ha necessità di essere convinto della bontà e del valore di quel particolare genere musicale. Spazio quindi a 50 schede, ognuna dedicata a uno dei personaggi chiave del Pop Italiano, con poche informazioni biografiche e molte parole raccolte direttamente dalla viva voce di chi all’epoca viveva e suonava per realizzare un sogno. Se la libertà concessa agli interlocutori, rigorosamente proposti in ordine alfabetico, si traduce forse in un minimo di confusione/destrutturazione narrativa (soprattutto quando si cerca di ricostruire nel dettaglio la genesi delle varie formazioni, citando nomi ed eventi che con il passare del tempo risultano inevitabilmente un po’ sfocati) il lettore ha in cambio più di un momento di sincera emozione di fronte alle confessioni a cuore aperto di personaggi autentici come Pino Ballarini del Rovescio della Medaglia, Luciano Boero della Locanda delle Fate o Mario Schilirò dei Teoremi, tanto per citare alcuni dei nomi che ci vengono in mente tra quelli presenti accanto ai vari Mussida, Di Cioccio, Pagliuca, Tagliapietra, Dei Rossi, Nocenzi, Vairetti e via dicendo. Musicisti straordinari ma soprattutto ragazzi che all’epoca furono presi in pieno dalla grande onda del rock italiano, vissuto senza risparmiarsi tra cantine, piccoli e grandi festival e prodotti discografici che, incredibile a dirsi, viaggiavano spesso nelle prime posizioni delle classifiche italiane: un movimento purtroppo nato e morto, a detta di tutti, in un lasso di tempo troppo breve, giusto due o tre anni di eccezionale intensità artistica e fertilità creativa. A fare da supporto a questo fiume di parole, ci sono tante, tantissime immagini di oggi ma soprattutto di ieri, recuperate da Bellachioma negli archivi dei più conosciuti fotografi dell’epoca, come Fabio D’Emilio, Renzo Chiesa o Roberto Masotti; scatti in gran parte inediti, di una bellezza accecante, che valgono da soli il prezzo del volume, in cui trova posto anche una sintetica “Top 150” del prog italiano, utile per recuperare qualche titolo “minore” e rinnovare la magia dell’ascolto.

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