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Pubblicato il Dicembre 3rd, 2021 | by Antonio De Sarno

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Alterazioni 2021 – Lainate, Ariston Urban Center – 20/11/2021

In/Elektra, un duo femminile composto da Valentina Giudugli (basso elettrico) e Silvia Cignoli (chitarra, effetti) apre un varco nel silenzio durato quasi due anni per la “rassegna di musiche innovative” giunta all’ottava edizione. I Radical Raptors, invece, sono un duo maschile piuttosto singolare. Tetri e misteriosi i primi, giocosi e festivi i secondi. L’alfa e l’omega dove non si capisce chi sia chi: in mezzo, Massimo Giuntoli, da solo con il suo pianoforte e la sua voce a unire i due mondi. Più elettriche e psichedeliche le prime, più acustici e mediterranei i secondi con una chiara predilezione per l’area della Turchia in particolare. I Radical Raptors presentano un set robusto e potente nonostante la strumentazione scarnissima, ovvero un bouzouki e un comune basso elettrico a quattro corde, mentre gli In/Elektra creano atmosfere sospese e liquide lontane anni luce da qualsiasi incursione mainstream.

Il padrone di casa esegue per intero il suo adattamento in musica di Tender Buttons (di Gertrude Stein), di cui avevamo già parlato al momento della pubblicazione, e il lavoro si arricchisce della fisicità e di qualche piccolo siparietto divertente ai quali Massimo ci ha da tempo abituati. Ogni brano ha un carattere tutto suo, ma per il sottoscritto, Careless Water è sicuramente quello più emblematico e suggestivo di un lavoro che continua a svelarsi ascolto dopo ascolto.

Il programma, curiosamente, riporta l’anno 2020 (e una data diversa) non tanto per strappare quella data dall’oblio pandemico, quanto per il più prosaico motivo che si sia voluto salvare dal macero il materiale già stampato. Non il solito scenario della Sala della Musica di Villa Litta di Lainate che ha ospitato gran parte delle precedenti sette edizioni della rassegna, ma un modernissimo teatro a pochi metri di distanza. La rassegna viene così condensata in un’unica serata (non si sa mai con i tempi che corrono!) alla fine della quale non si può che essere soddisfatti che lo spirito della musica intesa come esplorazione sia ancora tra noi, insieme a tanti volti amici che non si vedevano da tempo.

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