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Pubblicato il Agosto 29th, 2016 | by Roberto Paravani

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Anderson/Wakeman – The Living Tree (2010)

Tracklist
1. Living Tree (Part 1)
2. Morning Star
3. House of Freedom
4. Living Tree (Part 2)
5. Anyway and Always
6. 23/24/11
7. Forever
8. Garden
9. Just One Man

Etichetta Gonzo Multimedia/CD

Durata 42’47”

Personell
Jon Anderson (vocal, guitar) ● Rick Wakeman (keyboards)

Il sodalizio tra Jon Anderson e Rick Wakeman risale al 2006, quando i due tengono insieme alcuni concerti per voce e piano, abbozzando anche alcune nuove canzoni. I due pensano di metterle su disco, ma il lavoro si interrompe presto. Si separano, entrano ed escono dagli Yes e subiscono parecchio le ingiurie del tempo. Nell’agosto del 2010, ormai entrambi estromessi dal gruppo madre ma in condizioni fisiche più accettabili, decidono di riprendere il lavoro. Purtroppo lo fanno frettolosamente, poiché vogliono rendere disponibile il nuovo CD durante il tour inglese che inizia i primi di ottobre. E questa è la prima pecca di The Living Tree. Rick lavora a casa propria in Inghilterra con il tecnico del suono Erik Jordan, Jon gironzola negli USA in tour solista, portandosi dietro un piccolo studio mobile. I due si scambiano files via web. Insomma, di persona non si sono mai visti: seconda pecca. I testi sono ovviamente accreditati ad Anderson, le musiche, purtroppo a Wakeman: in pratica il tastierista ha spedito al cantante delle basi di piano, sulle cui linee melodiche un verbosissimo Anderson ha aggiunto parole intrise di spiritualità. I nove pezzi possono crudelmente essere descritti così: voce di Anderson in primo piano, pianoforte di Wakeman che arpeggia leziosamente in secondo piano e qualche lontana tastiera elettronica che cerca di simulare in sottofondo l’effetto dell’orchestra. Niente altro. I toni sono molto malinconici e questo certamente non è di per se un male, se non si sconfinasse spesso nel tedio. Inoltre, i suoni delle tastiere sono sciatti e la voce di Anderson ha ormai perduto il leggendario timbro cristallino dei tempi d’oro. Il risultato finale è un lavoro affrettato e minimale che non esalta il carisma di Anderson. Fortunatamente non tutto è stato ideato da Wakeman: la conclusiva Just One Man, ‘guarda caso’ la traccia migliore del lotto, è stata composta da tal Jeremy Cubert e appartiene di fatto a un altro e più riuscito progetto di Jon Anderson intitolato Survival & Other Stories.

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