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Pubblicato il Settembre 4th, 2022 | by Ed Pisani

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BILLY COBHAM BAND – Cortile Collegio dei Gesuiti, Noto (SR) – 14/8/22

Panamense di nascita, William C. (Billy) Cobham, a 78 anni suonati continua a girare il mondo dimostrando che la vera classe, non quella anagrafica!, non è acqua. Una tecnica potente ed esplosiva, unita alla creatività del suo lavoro pionieristico nell’ambito del jazz fusion, gli è valsa nel 2001 la menzione tra i 25 Most Influential Drummers stilata dal Modern Drummer Magazine.

La vita di Billy Cobham è davvero unica: prima esibizione a 8 anni, e ben presto batterista con Horace Silver, maestro di hard bop durante gli anni sessanta, finendo per suonare al fianco di Stanley Turrentine, George Benson, dei fratelli Brecker e di John Abercrombie, per menzionarne solo alcuni, fino ad arrivare alla collaborazione con Miles Davis, quando si iniziava a sperimentare il jazz fusion. All’esperienza di progressive fusion rock della Mahavishnu Orchestra con John McLaughlin (1971-1973), e alla formazione di una sua propria band, Spectrum, il cui album di debutto rappresenta un vero laboratorio di jazz, funk e rock fusion, seguì il successo commerciale di A FUNKY THIDE OF SINGS e degli album successivi. Una delle tante collaborazioni da ricordare alla fine degli anni settanta è quella con un side project dei Grateful Dead, Bobby and the Midnites: evidentemente quel repertorio ha un particolare interesse per lui, visto che nel 1988 contribuisce a lanciare un gruppo chiamato Jazz is Dead che rilegge la musica dei Grateful Dead in atmosfere jazz.

L’edizione 2022 del Festival Internazionale Noto Musica è stata l’ennesima occasione per dimostrare quanto il talento e la passione che Cobham sprizza da tutti i pori siano sempre capaci di coinvolgere il suo pubblico nelle sofisticate atmosfere jazz fusion che solo una leggenda vivente come lui è in grado di creare.

Una performance che ha visto una band stellare dialogare con il maestro, che dalla sua postazione centrale alla batteria ha guidato e ispirato tutta la performance: Emilio Garcia (chitarra), Victor Cisternas (basso), Steve Hamilton (tastiere) e Jorge-Vera Stone (tastiere), ovviamente tutti virtuosi, ma che soprattutto capaci di esprimere gioia nel suonare insieme, di chiamarsi e rispondersi per gli assoli apprezzando e valorizzando le improvvisazioni di ciascun componente della band, illuminati dal sorriso sempre presente del Maestro.

Tra i brani della performance, molti estratti dal recente lavoro di Cobham, TIERRA DEL FUEGO, parte di una tetralogia di album dedicati ai genitori dell’artista, e il mirabolante Stratus, forse la più classica delle composizioni di Cobham, pubblicata nel 1973 e registrata all’epoca con John Scofield e Tommy Bolin: una miscela originalissima di rock, jazz e funky.

Notte ferragostana magica sia per i musicisti che per tutti coloro che hanno avuto il piacere di godere della splendida cornice offerta dalla suggestiva location nel cuore barocco di Noto.


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