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Pubblicato il Ottobre 16th, 2018 | by Antonio De Sarno

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IAMTHEMORNING – Ocean Sounds (2018)

Tracklist
1. Inside
2. Scotland
3. To Human Misery
4. Romance
5. 5/4
6. Touching Ii
7. Os Lunatum
8. Matches
9. Sleeping Pills
10. Libretto Horror
11. Chalk & Coal
12. K.O.S.

Etichetta Kscope/Blu-Ray Disc

Durata 54’35”

Personell
Gleb Kolyadin (piano, keyboards) ● Marjana Semkina (vocals ) ● Karl James Pestka (violin) ● Guillaume Lagravière (cello) ● Joshua Ryan Franklin (bass) ● Evan Carson (drums, percussion)

Esce a fine ottobre il nuovo disco live del duo di San Pietroburgo, Iamthemorning. Oltre al CD regolare, abbiamo la sorpresa di un bluray molto bello che è, a mio avviso, la scelta migliore per gustare a pieno la musica immaginifica della formazione, per l’occasione ampliata con ulteriori tre elementi. Certo, l’alternativa è ascoltare il CD a occhi chiusi, ma questo lo abbiamo già fatto con i precedenti dischi, lasciandoci trasportare dal flusso sonoro di album come LIGHTHOUSE.

Le immagini, appena desautorate, permettono alla luce esterna di riempire la ‘camera con vista’ di un’atmosfera quasi irreale. Riusciamo, è vero, a seguire le evoluzioni manuali di Gleb Kolyadin al piano e (finalmente!) vedere la nostra moderna Ofelia, Marjana Semkina, interpretare perfettamente le canzoni dei tre album in studio senza sforzo apparente, anzi con aria quasi divertita. La magia rimane comunque intatta, non sottratta dalle informazioni visive. L’idea di fondo del bluray è molto semplice: riprendere il repertorio chamber rock, che ha dato notorietà al duo russo, in una sala dal panorama molto suggestivo, il mare norvegese e l’isola di Giske, nell’ora che precede il tramonto, e lasciare che le atmosfere create dalla musica melanconica faccia il resto. Il risultato è una specie di lungometraggio indie, intimo sì, ma che non intacca il senso di mistero che la musica di Iamthemorning emana.

Se vi piaceva già il gruppo l’acquisto diventa obbligatorio. Per chi, invece, vuole fare conoscenza con il progetto è un’ottima occasione. Scoprirete brani come Matches, che non sfigurerebbe in uno dei primi dischi di Tori Amos, o la struggente ballata dark Sleeping Pills. Ogni brano, in realtà è un piccolo racconto (Scotland, Libretto Horror…), o piccolo film d’autore se preferite, che si svela un po’ alla volta all’ascoltatore. Niente viene lasciato al caso. Ad ogni ascolto si coglie qualche nuova sfumatura o piccola invenzione nell’esecuzione. Sentite la canzone 5/4 (una canzone quasi allegra!) per capire cosa intendo, letteralmente un film per le orecchie.

Dopo i titoli di coda non andate via: la parte migliore è proprio quella che ci mostra il “duo essenziale” al tramonto che esegue un’anticipazione del prossimo lavoro in studio. Un lavoro che promette già molto bene.



 

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