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Pubblicato il Maggio 17th, 2017 | by Paolo Carnelli

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La Bocca della Verità – Avenoth (2017)

Tracklist
1. Intro
2. Ouverture
3. Contro luna e luce
4. La suite dei tre pianeti
5. Avenoth
6. La festa
7. Antico
8. La deportazione degli Avenothiani
9. La rivolta – il massacro dei Terrestri
10. Perduto Avenoth
11. Reprise – Speranze distorte

Etichetta Fading Records/CD

Durata 79’51”

Personell
Jimmy Bax (Hammond organ, mellotron, ARP Prosoloist, digital synth, piano, backing vocals) ● Massimo Di Paola (piano, keyboards and synths, backing vocals) ● Fabrizio Marziani (lead vocals, rhythm guitar, twelve-string guitar, flute) ● Roberto Bucci (lead guitar, backing vocals) ● Ivan Marziani (drums & percussion) ● Guglielmo Mariotti (Rickenbacker bass, Moog taurus, six and twelve-string guitars, backing vocals). Special guests: Alessandro Papotto (flute, sax) ● Valerio Fisik (electric guitar) ● Gabriele “Bibbi” Ferrari (Rickenbacker bass, bass pedals) ● Ida Giannolla (oboe)

Prog e fantascienza. Non è una novità. Nel corso della sua lunga storia, infatti, il Progressive Rock ha spesso incrociato la sua strada con l’idea del mondo che sarà e in cui (fortunatamente) noi non avremo modo di vivere. Lo scienziato Peter Hammill, concept album come FELONA E SORONA delle Orme, I ROBOT di Alan Parsons, 1984 di Anthony Phillips, fino allo stesso THE LAMB LIES DOWN ON BROADWAY dei Genesis… e si potrebbe proseguire con il celeberrimo 2112 dei Rush o, per citare un esempio dei giorni nostri, il controverso THE ASTONISHING dei Dream Theater. Con AVENOTH, sospiratissimo debut album de La Bocca della Verità (il gruppo aveva il progetto in cantiere dal lontano 2004), un nuovo capitolo si aggiunge a questo ideale e proficuo intreccio artistico. Il sestetto romano, infatti, per la parte narrativa attinge a piene mani dalle visioni di Asimov e Orwell, tratteggiando una saga cosmica dai risvolti sociali e politici che ha la consistenza di un vero e proprio romanzo. Musicalmente, la storia è supportata da una pienezza di suono e da una varietà di idee che lascia a bocca aperta l’ascoltatore: si viaggia sulle ali di un avvincente tour de force sinfonico, ma intriso di eleganza e poesia. Quello de La Bocca della Verità è un progressive rock apparecchiato su un’impalcatura vintage (nei credits troviamo Mellotron, Hammond, e addirittura un Arp Prosoloist di genesisiana memoria) ma dai contorni umani, tra le cui pieghe emerge chiaramente l’amore viscerale per la poetica del Banco del Mutuo Soccorso. “Abbiamo seguito il Banco ovunque. Andavamo a tutti i loro concerti, facendo le carovane con le macchine. Mentre gli altri ragazzi a vent’anni andavano in discoteca, noi andavamo in giro per Roma con i finestrini aperti, cantando a squarciagola Non mi rompete. Il Banco è stato un faro, una guida… è per questo che abbiamo deciso di dedicare il disco a Francesco e Rodolfo”. Forma e sostanza: AVENOTH è sicuramente uno dei concept album più riusciti di sempre.

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