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Pubblicato il Agosto 14th, 2016 | by Paolo Carnelli

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Marco Machera – Dime Novels (2014)

Tracklist
1. The Sky
2. The Ugly Song
3. Big Juju Man
4. Ham On Rye
5. Out Of The Blue
6. Sing For You
7. The Art Of Clichés
8. John Porno
9. The Sky Part II

Etichetta Innsbruck Records/CD

Durata 39’24”

Personell
Marco Machera (Vocals, Bass on tracks 2, 3, 4, 6, 7, 8, 9, Guitars on tracks 1, 2, 3, 5, 6, 7, 8, Harmonium on 1, Banjolin on 4, Ukulele on 4, Samples, Drum Programming on tracks 3, 6, 7, 9, Percussion on tracks 1, 4, 8) ● Francesco Zampi (Sound Design, Treatments, Cello on 1, Piano on tracks 1, 5, Hammond on 2, Dobro on 4, Samples, Drum Programming on tracks 7, 8) ● Pat Mastelotto (Drums & Percussion on tracks 1, 2, 3, 5, 6) ● Tony Levin (NS Upright Bass on 5) ● Markus Reuter (U8 Touch Guitar on tracks 3, 8) ● Andrea Faccioli (Guitars & Autoharp on 1, Lap Steel on 4, Bouzouki on 5) ● Jennifer Maidman (Cuatro on 4) ● Pete Donovan (Double Bass on 1) ● Kevin Andrews (Additional Bass on 1)

Al suo secondo episodio come solista, Marco Machera affina ancora il tiro dopo il già convincente esordio con One Time, Somewhere del 2012 e confeziona una quarantina di minuti di musica varia ma al tempo stesso omogenea, stretta intorno a un solo ambizioso e dichiarato obiettivo: “dare nuova linfa all’abusata forma-canzone del pop”. Tra le tracce di Dime Novels si avverte da subito quella stessa tensione alla ricerca timbrica che partendo da Sgt Pepper’s e In the Court of the Crimson King, nel corso degli anni ha fatto la fortuna di artisti intelligenti e curiosi come David Byrne (Ham on Rye), Peter Gabriel (The Sky Part II) o David Bowie (The Art of Clichés): quel mescolare suoni come colori, per poi gettare il tutto su una tela bianca e andare a avorare minuziosamente sui dettagli, sui particolari, senza perdere di vista l’obiettivo di partenza, la dichiarata riforma della canzone pop. L’opera che ne scaturisce, intatta nella sua intima spontaneità, è così rivestita di nuovo, straordinariamente complessa eppure accessibile a chiunque riesca semplicemente a trovare il tempo di dedicarle uno sguardo. Nella sua fucina di suoni e idee, Machera si accompagna ancora una volta con alcuni numi tutelari dell’universo crimsoniano: Pat Mastelotto (qui al suo meglio come drummer istintivo e deliziosamente sixties), Tony Levin al contrabbasso elettrico e Markus Reuter alla Touch Guitar. Il risultato è semplicemente sorprendente: tra campionamenti orchestrali, samples di provenienza ignota, drum loops, pianoforti e bouzouki, ogni ascolto è un piacere per i nostri timpani e ogni canzone ha esattamente la quantità di melodia sufficiente a rendere queste nove “idee da quattro soldi” dei piccoli e preziosi capolavori.

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