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Pubblicato il Settembre 14th, 2016 | by Paolo Carnelli

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The Crimson Projekct – Live in Tokyo (2014)

Tracklist
1. B’Boom
2. THRAK
3. Frame By Frame
4. Dinosaur
5. Industry
6. Elephant Talk
7. VROOOM VROOOM
8. Sleepless
9. Larks’ Tongues In Aspic Part II
10. Indiscipline
11. Red
12. Thela Hun Ginjeet

Etichetta Inside Out/CD

Durata 76’52”

Personell
Adrian Belew (Vocals, Guitar) ● Tony Levin (Chapman Stick, Bass) ● Pat Mastelotto (Traps, Buttons) ● Markus Reuter (Touch Guitar) ● Tobias Ralph (Drums) ● Julie Slick (Bass)

Pare che nel 2011, in occasione del trentennale dalla pubblicazione di Discipline, Adrian Belew abbia provato a convincere Robert Fripp a rimettere in piedi la line up anni ’80 dei King Crimson per intraprendere una sorta di tour celebrativo. Da parte del leader maximo è arrivato un garbato e immediato rifiuto, ma al tempo stesso anche il benestare all’iniziativa, a patto ovviamente che il gruppo non avesse adottato la prestigiosa sigla. Da una chiacchierata tra Belew e il bassista e stickista Tony Levin nasce dunque l’idea di uno spettacolo che, in tre ore di durata, possa ripercorrere le tracce salienti del repertorio crimsoniano dal 1981 al 1995 (anno di pubblicazione diThrak) e al tempo stesso permettere al pubblico di apprezzare anche gli attuali progetti solisti dei due musicisti, grazie al coinvolgimento di altri strumentisti come Tobias Ralph e Julie Slick (abitualmente nel power trio di Belew) e Pat Mastelotto e Markus Reuter (che insieme a Levin compongono gli Stickmen). Il resto è storia recente, con una serie di concerti che ha portato il sestetto anche in Giappone e in Europa, e questo album dal vivo, registrato a Tokyo nel marzo del 2013 e pubblicato da Inside Out in contemporanea con le date nel nostro continente. Purtroppo il live documenta solo la parte dello spettacolo dedicata al materiale crimsoniano e l’approccio privilegiato è dunque quello del “doppio trio”, con tutti i suoi pregi e difetti: grande impatto e ampiezza sonora, ma spesso anche poca “disciplina” e la sensazione di un po’ di confusione, soprattutto nelle partiture ritmiche. Come era già accaduto ai King Crimson degli anni ’90, sapide e fulminanti istantanee come Elephant Talk o Sleepless vengono in parte disinnescate dalla sovrabbondanza di note e di suoni che compromettono la loro asciutta espressività. In compenso, la vocalità di Belew è splendida, e il lavoro alla touch guitar di Markus Reuter, designato dalla band come sostituto di Fripp, è indubbiamente encomiabile. In definitiva, Live in Tokyo è un prodotto gradevole, che in attesa del ritorno del Re Cremisi riporta temporaneamente i riflettori sulla produzione di una delle incarnazioni più originali e riuscite della saga crimsoniana.

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