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Pubblicato il Novembre 11th, 2021 | by Paolo Carnelli

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TILLISON REINGOLD TIRANTI – Allium: una storia (2021)

Tracklist
1. Mai Tornare (original mix)
2. Ordine Nuovo (original mix)
3. Nel Nome Di Dio (original mix)
4. Mai Tornare (2021 mix)
5. Ordine Nuovo (2021 mix)
6. Nel Nome Di Dio (2021 mix)

Etichetta Reingold Records/CD

Durata 73’02”

Personell
Andy Tillison (Keyboards and kit drums with sticks) ● Jonas Reingold (Bass and 6 strings guitars) ● Roberto Tiranti (Vocals) ● Ray Aichinger (Saxophones)

Estate 1976. Un giovane Andy Tillison si trova in vacanza in Italia con la sua famiglia. Durante il soggiorno presso un camping alle porte di Roma, entra in contatto con un gruppo di musicisti albanesi e con un cantante italiano che allietano le serate dei villeggianti riproponendo le hit del momento: ELO, Supertramp, Elton John, Queen… Il pomeriggio però, durante le prove, la musica cambia. La band esegue delle composizioni originali, dall’inconfondibile sapore prog. Sul palco, batteria, basso, chitarra, violino, fiati, voce e, ovviamente, tante tastiere: Minimoog, Fender Rhodes, organo Crumar, Solina string machine. La band si chiama Allium e ha anche un demotape dell’album che dovrebbe uscire a breve. La cassetta finisce nelle mani di Andy e diventa la colonna sonora della sua adolescenza al pari di dischi come GODBLUFF o A TRICK OF THE TAIL. Poi il nulla. L’album degli Allium non vede mai la luce e la cassetta va perduta. Rimane solo il ricordo di quella musica varia e multiforme, una scia sonora che nella testa di Andy torna a farsi sentire esattamente quarantacinque anni dopo.

Da questa storia nasce il progetto TRT e, appunto, ALLIUM UNA STORIA: semplicemente con l’intenzione, come spiega il tastierista di Tangent e Karmakanic, “di realizzare un disco ispirato alla musica che avevo ascoltato quel giorno in campeggio e dai miei ricordi del nastro che ho consumato per due lunghi anni.” Le tre tracce presenti nell’album, è bene quindi chiarire, non sono una riproduzione del demotape degli Allium, bensì una proiezione di quelle atmosfere, fortemente debitrici alla scena prog italiana dell’epoca, all’interno di nuove composizioni di Tillison in collaborazione con Jonas Reingold e Roberto Tiranti, mentre i testi (in italiano) sono stati scritti da Antonio De Sarno.

Un’ operazione non nuova (basti pensare a quanto proposto in passato da Maschera di Cera e Il Tempio delle Clessidre) ma la lucida follia di Andy contribuisce a portare il prodotto a un altro livello: registrazione rigorosamente analogica, numero di tracce contingentato, strumentazione vintage scelta meticolosamente in accordo con quella a disposizione della band albanese nel 1976. Ovviamente tutto questo non può essere sufficiente da solo a dare vita a un grande disco e fortunatamente i TRT ne sono pienamente consapevoli. Alla base della riuscita di ALLIUM UNA STORIA ci sono tre straordinarie mini suite in cui Area, PFM, New Trolls, Osanna fino a Balletto di Bronzo, Arti e Mestieri, Il Volo, Baricentro, Festa Mobile, Museo Rosenbach e Metamorfosi forniscono l’imprinting per il miglior omaggio alla scena pop italiana mai realizzato.

La ciliegina sulla torta è rappresentata dai testi di Antonio De Sarno, finalmente in italiano, che immergono i brani nell’atmosfera tetra e nell’incertezza dell’Italia di fine anni Settanta, dove “i binari finiscono in aria, in cielo” e “sotto un cielo di carne il piombo scrive i libri di storia”. Probabilmente non sono i testi che avrebbero scritto gli Allium, ma che importa: sono tra quelli più riusciti che un gruppo prog abbia prodotto da tanto, troppo tempo a questa parte. Forse proprio degli anni Settanta.

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