Ristampe

Pubblicato il Febbraio 14th, 2019 | by Roberto Paravani

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Anthony Phillips & Andrew Skeet – Seventh Heaven (2019/2012)

Tracklist
CD 1
1. Credo In Cantus
2. A Richer Earth
3. Under The Infinite Sky
4. Grand Central
5. Kissing Gate
6. Pasquinade
7. Rain On Sag Harbour
8. Ice Maiden
9. River of Life
10. Desert Passage
11. Seven Ancient Wonders
12. Desert Passage (Reprise)
13. Circle of Light
14. Forgotten Angels
15. Courtesan
16. Ghosts of New York
17. Shipwreck of St Paul
18. Cortege

CD 2
1. Credo In Cantus (Instrumental)
2. Sojourn
3. Speak of Remarkable Things
4. Nocturne
5. Long Road Home
6. The Golden Leaves of Fall
7. Credo
8. Under The Infinite Sky (Guitar ensemble version)
9. The Stuff of Dreams
10. Old Sarum Suite
11. For Eloise
12. Winter Song
13. Ghosts of New York (Piano version)
14. Daniel’s Theme
15. Study In Scarlet
16. The Lives of Others
17. Forever Always

CD 3
1. As the Sun Rises
2. Steam Train Stories
3. Carousel of Secrets
4. Courtship Dance
5. Flight Of The Strings
6. Heart Strings
7. Blackfriars Bridge
8. Our England (Piano Version)
9. Tender Quintet
10. Take This Heart

Il DVD audio contiene la stessa scaletta dei primi due CD

Etichetta Esoteric Recordings/3 CD + DVD

Durata 46’43” + 51’08” + 26’26” + 97’51”

Personell
Andrew Skeet (piano) ● Anthony Phillips (guitars, oud, saz, fylde english bazouki, piano) ● Lucy Crowe (vocal) ● Belinda Sykes (vocal) ● John Parricelli (guitar) ● Martin Robertson (taragoto, E flat clarinet) ● Paul Clarvis (percussion) ● Chris Worsey (cello) ● Michela Srumova (soprano voice) ● The Charterhouse Choral Society (chorus )

Nel corso del 2014 Anthony Phillips ha tagliato un importante e meritato traguardo nella sua carriera grazie alla firma del contratto con Esoteric Recordings (etichetta del gruppo Cherry Red), una piccola ma solida quanto agguerrita etichetta discografica finalmente in grado di valorizzare il catalogo musicale del musicista inglese con idee, convinzione e rispetto sia nei confronti dell’artista che dei fan. Da quel fortunato giorno, una serie infinita di pubblicazioni del nostro eroe ha invaso il mercato: cofanetti antologici arricchiti da inediti e ristampe dei vecchi lavori arricchite anch’esse da parecchio materiale sconosciuto. Un gran lavoro sia in termini di confezionamento, di promozione, di qualità audio. Purtroppo va annotato che da quel fortunato giorno del 2014, Ant non ha più pubblicato un nuovo album di inediti e i motivi di tale scelta sono abbastanza misteriosi, anche se facilmente intuibili e draconianamente sintetizzabili in due parole: costi e ricavi.

In ogni caso il 2019 si apre immediatamente con una “nuova” pubblicazione: un cofanetto quadruplo dell’album SEVENTH HEAVEN a nome Anthony Phillips e Andrew Skeet. Pubblicato originariamente come doppio CD nel 2012, si tratta di un lavoro prevalentemente orchestrale di cui potete leggere un resoconto dell’epoca qui. La nuova stampa prevede una rimasterizzazione dei brani originali, un DVD audio con un nuovo mix 5.1 Surround ed un CD di inediti. Lascio volentieri le considerazioni sul restauro del suono (ma a così pochi anni dalla pubblicazione, serviva?) e sul nuovo missaggio multicanale a chi dispone di orecchie più raffinate del sottoscritto, e rivolgo l’attenzione agli inediti.

I primi nove brani sono registrazioni provenienti dalle stesse session dell’album: tra questi, ben otto sono pezzi di musica classica, suonati dall’orchestra, in alcuni casi con l’aggiunta della chitarra di Ant; brevi, pregevolissimi frammenti intrisi di grazia e malinconia che si fa fatica pensare possano essere stati scartati perché inadeguati, tra i quali merita una menzione particolare Our England, uno struggente acquerello che va collocato direttamente tra le cose migliori composte dal nostro. Sempre dalle sessioni del periodo è tratto un brano di sola chitarra classica, Heart Strings, in verità senza infamia e senza lode. L’ultimo brano, Take This Heart, centra invece ben poco con tutto il progetto essendo un inno religioso scritto da Phillips insieme al suo vecchio amico e sodale Mike Rutherford, registrato nel 1973 dal vivo dalla Charterhouse Choral Society nella loro cappella e già apparso nell’album BEYOND A EMPTY DREAM pubblicato dalla Charisma Records nel 1975.

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