Pubblicato il Settembre 22nd, 2021 | by Paolo Carnelli
0Ellesmere – Wyrd (2020)
1. Challenge
2. The Eery Manor
3. Endeavour
4. Ajar
5. Endless
Etichetta AMS/CD
Durata 43’28”
Personell
Roberto Vitelli (Bass, Taurus, guitars) ● Fabio Bonuglia (Keyboards) ● Mattias Olsson (Drums, percussions, FX) ● Tomas Bodin (Keyboards on 1) ● David Cross (Violin on 1) ● John Hackett (Flute on 2 – 5) ● David Jackson (Saxes and wind instruments on 1, 3-5) ● Tony Pagliuca (Keyboards on 2) ● Fabio Liberatori (Keyboards on 5) ● Luciano Regoli (Vocals on 1, 3 – 5) ● Giorgio Pizzala (Vocals on 1, 3, 4)
Dall’azzurro scintillante dell’oceano alle tonalità violacee di un paesaggio notturno e immaginifico, su cui risplende una luna che trasuda mistero e inquietudine. Emerge dall’acqua e si sposta sulla terra ferma Ellesmere, la creatura cangiante cavalcata con maestria dal polistrumentista romano Roberto Vitelli, alla sua terza opera dopo il debutto del 2015 con il suggestivo album acustico LES CHÂTEAUX DE LA LOIRE e il dinamismo sinfonico del successivo ELLESMERE II – FROM SEA AND BEYOND (2018).
WYRD, parola arcaica della cultura inglese e norrena che rappresenta il fato, il destino in continuo divenire, è di fatto la colonna sonora di questo viaggio magico e interdimensionale, ben rappresentato dalla pregevole copertina realizzata dal Maestro Rodney Matthews (Eloy, Magnum, Asia, Scorpions, Rick Wakeman, Barclay James Harvest, Steve Hackett) in cui tre cavalieri avanzano nella nebbia attraverso una foresta spettrale, per dirigersi verso un castello dalla forma affusolata che sembra uscito dai libri di Michael Moorcock.
L’elemento iconografico ternario non è casuale: i cinque brani contenuti nell’album nascono infatti come espressione del classico power-trio prog alla ELP, in cui ogni musicista è chiamato a dare il massimo per riempire con il suo strumento lo spettro sonoro disponibile: in questo senso merita indubbiamente una menzione speciale il drumming selvaggio e creativo di Mattias Olsson, che traina tutte le composizioni con un’energia e una musicalità fuori dal comune.
Come nei due capitoli precedenti di Ellesmere, è ricchissima poi la presenza degli special guest chiamati ad arricchire ulteriormente le composizioni: il power trio composto da Roberto Vitelli al basso, chitarre e pedali bassi, Mattias Olsson (Änglagård, Necromonkey, The Opium Cartel, Kaukasus, White Willow, Döskalle) alla batteria e percussioni, Fabio Bonuglia (Metallari Animati, Ivory Moon) alle tastiere, è affiancato da numerosi ospiti: David Cross (King Crimson) al violino; John Hackett al flauto; Tony Pagliuca (Le Orme), Tomas Bodin (The Flower Kings) e Fabio Liberatori (Stadio, Reale Accademia di Musica) alle tastiere; David Jackson (Van der Graaf Generator, Osanna) ai sassofoni; Luciano Regoli (Raccomandata con Ricevuta di Ritorno, Samadhi) e Giorgio Pizzala (NIR) alla voce.
Con WYRD, Vitelli riprende con maggiore convinzione il discorso musicale lasciato in sospeso dai Taproban di STRIGMA (2013), con i quali ha militato, dimostrandosi un compositore capace di padroneggiare ogni sfumatura del progressive rock.
L’album è disponibile, oltre che in CD papersleeve con mini poster incluso, anche in vinile gatefold azzurro, in tiratura limitata.