Pubblicato il Aprile 1st, 2020 | by Paolo Formichetti
0Ray Alder – What The Water Wants (2019)
01. Lost
02. Crown Of Thorns
03. Some Days
04. Shine
05. Under Dark Skies
06. A Beautiful Lie
07. The Road
08. Wait
09. What The Water Wanted
10. The Killing Floor
11. The Road (Acoustic Version)
Etichetta Inside Out
Durata 50’51”
Ray Alder (vocals) ● Mike Abdow (guitars) ● Tony Hernando (guitars, bass) ● Craig Anderson (drums)
Ray Alder è il cantante che, sostituendo nel lontano 1988 John Arch nei Fates Warning, ne ha segnato la svolta stilistica, facendoli passare da un onesto metal classico di stampo maideniano a un metal progressive di squisita fattura, influenzando profondamente persino i più famosi esponenti del genere, i Dream Theater. Non essendo stata l’attività con i Fates Warning mai troppo pressante, già in passato Alder si era ritagliato spazi per collaborazioni esterne andando a formare gli Engine o prestando l’ugola in vari dischi dei Redemption. WHAT THE WATER WANTS rappresenta invece la prima pubblicazione interamente a suo nome e si articola in dieci tracce più una bonus track. Compagni d’avventura di Alder sono i chitarristi Tony Hernando, in forza ai Lords of Black, Mike Abdow, chitarrista aggiunto nei concerti dei Fates Warning e Craig Anderson degli Ignite.
Brani come Lost o Shine ricordano senza dubbio i Fates Warning, magari quelli più immediati di un disco come INSIDE OUT, per intenderci, mentre Some Days potrebbe essere accostato ai momenti più pacati di A PLEASANT SHADE OF GRAY sebbene non ne sfiori i picchi emozionali. Nonostante la lunga carriera, la voce di Alder appare fin dalle prime battute eccellente e non mostra cedimento alcuno nè quando si tratta di tirare fuori le unghie come in Under Dark Skies, nè quando si richiede un’interpretazione più suadente e sfaccettata come nella più introspettiva ed atmosferica The Road (brano che sarebbe stato ancora più bello se ci avesse messo le mani Kevin Moore, a suo tempo già artefice di numerose raffinatezze tastieristiche in alcuni dischi dei Fates Warning).
Caratterizzato da un’ottima produzione e da convincenti prestazioni degli strumentisti, WHAT THE WATER WANTS rappresenta una pregevole aggiunta al prestigioso curriculum di uno dei migliori cantanti nell’affollato campo del metal-progressive.