Ristampe

Pubblicato il Settembre 6th, 2017 | by Lorenzo Barbagli

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Cheer-Accident – Salad Days (2017/2000)

Tracklist

1. Graphic Depression
2. Insomnia
3. Graphic Depression
4. Post-Premature
5. Salad Days

Etichetta Skin Graft Records/CD

Durata 36’54”

Personell

Phil Bonnet (guitar) ● Thymme Jones (drums, trumpet, piano, Casio, harmonica, vocals) ● Jeff Libersher (guitar, trumpet, vocals) ● Dylan Posa (bass, guitar, microcassette, Casio, air organ) – and on track 5: Jeb Bishop (trombone) ● Janie Bouzek (vocals) ● Lise Gilly (alto sax, flute and piccolo) ● Joan Morrone (french horn)

Quando nel 2000 i Cheer-Accident arrivano a pubblicare SALAD DAYS, hanno già alle spalle una discografia eclettica a base di un ambizioso ibrido progressive-core avulso da qualsiasi categoria predefinita: si va dalla canzone pop (THE WHY ALBUM, 1994) fino ad arrivare all’astrattismo più spinto non privo di qualche rischio di autoindulgenza (ENDURING THE AMERICAN DREAM, 1997). SALAD DAYS è considerato uno degli album fondamentali dei Cheer-Accident in parte anche perché è l’ultimo che vede il contributo del chitarrista Phil Bonnett, scomparso il 2 febbraio 1999 a soli 38 anni, a causa di un aneurisma cerebrale. Avendo appena iniziato le registrazioni dell’album, i Cheer-Accident si trovarono di fronte ad un bivio, prendendo in considerazione anche l’ipotesi di un possibile scioglimento. Dopo aver metabolizzato il lutto, Jones e Libersher decisero di portare a termine il lavoro, recuperando alcune idee abbozzate da Bonnet nel 1997 e sviluppandole insieme al produttore Steve Albini. A parte i brevi collage Insomnia e Post-Premature, il cuore di SALAD DAYS risiede fondamentalmente nelle lunghe Graphic Depression e Salad Days; la prima è un casuale ammasso di riff di chitarra e rumori occasionali, la seconda ne allarga la visione e la mette a fuoco anche con velleità da big band, spaziando tra il noise, il math rock e il minimalismo jazz. Anche se i Cheer-Accident costruiscono questi pezzi come se fossero delle versioni estese di brani post-hardcore, l’ambizione è la stessa che guidava le grandi suite del progressive rock. La Skin Graft Records ne propone una nuova versione rimasterizzata in uscita l’8 settembre (congiuntamente a TRADING BALLONS del 1999) sia in versione CD che in vinile colorato.

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